Fucine di creatività
Sono luoghi e situazioni in cui le persone possono esprimere idee e progetti, ma anche incontrarsi, far fluire l’intelligenza collettiva e connettiva.
L’idea riprende i caffè dell’Illuminismo e i saloni letterari del modernismo. Come dice Steven Johnson, essi furono fucine di creatività, perché “creavano lo spazio dove le idee potevano fondersi e scambiarsi, creando nuove forme” (https://www.massimozavattiero.com/la-lenta-incubazione-dove-e-come-nascono-le-buone-idee/).
E, dice ancora Steven Johnson, “bisogna trovare il modo di creare un sistema che permetta a queste intuizioni di unirsi e trasformarsi in qualcosa di più grande della somma delle parti“.
Nelle forme contemporanee possiamo trovare fucine di creatività, tra gli altri, negli incubatori di startup, negli spazi di lavoro condiviso come i coworking, negli hub, in luoghi anche informali che accolgono persone e realtà con formazioni diverse ma che si riconoscono in un ideale o in un modo di stare assieme.
“Fucine creative“
Nella forma più specifica le “Fucine creative” sono laboratori di Orientamento (Life Design) e di Progettazione (Design Thinking) basati sull’intelligenza collettiva, sulla formazione attiva e sull’empowerment delle persone per lo sviluppo delle potenzialità.
Ma questi sono gli elementi essenziali, poi possono assumere forme diverse a seconda dei bisogni specifici.